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lunedì 2 agosto 2010

risparmi della raccolta differenziata



In un mondo che produce sempre più rifiuti, non sappiamo più come fare a sbarazzarcene: eppure la Terra ha provveduto, per miliardi di anni, a smaltire "da sola" prodotti, senza arrecare alcun danno all'ambiente.
In Natura il concetto di rifiuto non esiste: tutto ciò che viene scartato, se ha caratteristiche naturali, viene assorbito dall'ambiente e rimesso in circolo; questa è la lezione che dobbiamo imparare dalla natura: produrre oggetti e beni che possano essere assorbiti dall'ambiente una volta terminato il loro utilizzo.
Ma fino a che ciò non sarà possibile, dobbiamo abituarci a valorizzare, anzichè gettare, i rifiuti che produciamo.
La soluzione è, innanzitutto, cercare di produrne il meno possibile e cercare di far durare il più a lungo possibile ciò che utilizziamo e, in seguito, valorizzare ciò che scartiamo riutilizzando tutti i materiali che possono essere riciclati con la raccolta differenziata: la raccolta differenziata è infatti oggi il modo più sostenibile per smaltire i nostri rifiuti.
Come funziona una discarica
La discarica di rifiuti è un luogo dove vengono depositati in modo non differenziato i rifiuti solidi urbani e tutti i rifiuti provenienti dalle attività umane.
La normativa italiana prevede tre diverse tipologie di discarica:
•Discarica per rifiuti inerti
•Discarica per rifiuti non pericolosi (tra i quail i Rifiuti Solidi Urbani)
•Discarica per rifiuti pericolosi (tra cui ceneri e scarti degli inceneritori)
Una discarica moderna deve essere realizzata secondo una struttura a barriera geologica in modo da isolare i rifiuti dal suolo e in grado di riutilizzare i biogas prodotti come combustibile per generare energia.
Se la discarica è progettata e costruita correttamente, i rifiuti devono comunque rimanere sotto osservazione per almeno 30 anni dopo la sua chiusura. Nel frattempo l'area è utilizzabile per altri scopi (in genere il terreno superficiale viene utilizzato per la piantumazione).
Come funziona un impianto di selezione
I moderni impianti di trattamento dei rifiuti, o di selezione o, nell'esempio più moderno ed efficiente i sistemi integrati di trattamento e smaltimento rifiuti, rappresentano l'ideale anello di congiunzione tra i cittadini (che effettuano la raccolta differenziata) ed i produttori finali di materiale riciclato. Sono in sostanza dei siti che "puliscono" i rifiuti da raccolta differenziata e li avviano privi di materiale estraneo agli impianti produttivi. Sono fondamentali nel processo di riciclo, poichè uno dei maggiori problemi nella raccolta differenziata è legato alla presenza di materiale estraneo nelle diverse tipologie di rifiuto (per esempio la ceramica nel vetro, o il nylon nella carta).
khay.a

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Assoambiente, l'associazione che riunisce oltre 130 imprese per i servizi ambientali, lancia l'allarme rifiuti: entro 2 anni, l'Italia sarà al collasso e potrebbe vedere ripetuto, a livello nazionale, lo scempio rifiuti vissuto a Napoli un anno fa.
Secondo le stime dell'organizzazione, che ha svolto un capillare lavoro di censimento di tutti gli impianti presenti sul territorio e del loro grado di "saturazione", restano poco più di 24 mesi prima che le discariche italiane abbiano esaurito le loro capacità di assorbire il flusso di rifiuti urbani e speciali senza sforare i limiti autorizzati. Considerando il fatto che nuove proroghe sono improponibili (troppo sfruttate fino ad oggi), resta poco tempo per evitare di far precipitare il Paese in un caos dalle gravi conseguenze.
Ci resta solo una strada: la raccolta differenziata, l'unico modo per trasformare i rifiuti da pericolo a risorsa.

Anonimo ha detto...

SIAMO COMPLETAMENTE D'ACCORDO CON LEI: ORMAIL'UNICA LINEA POLITICA PERSEGUIBILE SUI RIFIUTI E' QUELLA DI IMPORRE A CHI CI GOVERNA DI ATTUARE UN PIANO SEVERO E UN PROGETTO CONCRETO PER PORTARE AI LIVELLI MASSIMI LA SOGLIA DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA TENENDO SEMPRE PRESENTE CHE I RIFIUTI NON DEVONO ESSERE UN COSTO PER I CITTADINI MA UNA RISORSA.
KHAY.ABDELKEBIR


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