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Questo blog nasce allo scopo di fornire informazioni riguardanti il PD di Bienate-Magnago e di "aprirci" verso la comunità Magnaghese per poter raccogliere pareri, critiche,impressioni che siano di stimolo continuo al dibattito politico ed al confronto, non solo a livello locale ma anche su tematiche nazionali.

lunedì 20 ottobre 2008

GIOVANI - A MAGNAGO CI SIAMO ANCHE NOI

Ciao a tutti, io sono Gabriele, il “responsabile” del PD Giovani per Magnago e Bienate (anche se mi rendo conto che dire “giovani” e “Magnago” nella stessa frase può sembrare un controsenso…).
Ma prima di tutto sono un ragazzo come tutti voi. Ho 24 anni, quindi sono uno di quei fortunati che la sera possono prendere l’auto per “scappare” lontano da qui; ma anche io, come tanti di voi, mi sono rotto di dover sempre uscire dal mio paese per trovarmi con gli amici, di non poterli mai portare a Magnago, dove il massimo della prospettiva è un aperitivo nei nostri bar per vecchi…
Per questo abbiamo creato il PD giovani, perché ci siamo stufati di arrabbiarci e stare zitti, vogliamo farci sentire, vogliamo dare una scossa a questo comune e vogliamo farlo con iniziative, feste e musica, per far vedere che ci siamo, per fare in modo che il comune e i commercianti ci ascoltino.
Abbiamo già qualche idea che ci frulla in testa, e ne vogliamo discutere con tutti voi; questo blog, e il forum che stiamo per lanciare, diventerà la nostra community. Ogni idea, ogni embrione di progetto o di iniziativa verrà lanciato su queste pagine, per raccogliere spunti e suggerimenti; e se vi salta in mente qualcosa che potrebbe piacervi fare…scrivetelo: nei commenti sul blog, nel forum o mandatemi una mail a
giovani@pdmagnago.it (e mi raccomando, fate girare la voce).
Il mio impegno sarà farmi sentire spesso, farvi sapere quello che si muove e, naturalmente, organizzare una festa tutta nostra il prima possibile; perché di tempo ne abbiamo perso già troppo, e ci siamo stufati del grigiore del nostro comune. STAY TUNED

giovedì 16 ottobre 2008

Emergenza Scuola

Emergenza scuola ancora in risalto sulle pagine dei nostri quotidiani.
Ecco un paio di argomenti che fanno molto discutere il popolo italiano e meritano sicuramente tutta la nostra attenzione.

L’articolo che segue è pubblicato per stralci significativi:

La REPUBBLICA, giovedì 16 ottobre 2008

SCUOLA, NOTTE BIANCA ANTI GELMINI


…” Dal tramonto all’alba, tanto è durata una protesta spontanea e fantasiosa, una resistenza pacifica, esplosa in centinaia di aule di periferia, nelle strade di quartieri borghesi, negli istituti illuminati a tarda sera... ,questo lo slogan che ha unificato le proteste sbocciate come dal nulla che si sono diffuse a Bologna,Roma,Milano, Napoli,Pisa;Parma,Viareggio, Torino,Brescia e in tante altre città.
…Hanno marciato insieme compatti genitori e insegnanti,è la nuova alleanza che si è formata contro i tagli e il maestro unico, a favore del tempo pieno,odia le etichette politiche…
PERCHE’ QUESTA NON E’ UNA BATTAGLIA GENERAZIONALE MA TRASVERSALE CONTRO “ L’ATTACCO AL SAPERE PUBBLICO ” COME SI LEGGE NEL COMUNICATO DEI GENITORI DI PISA.
…” E’ nato un movimento trasversale che sta crescendo anche se le possibilità di incidere sul Decreto sono ormai poche ma ci saranno tutti i regolamenti, la gestione del dimensionamento, gli organici dove possiamo ancora fare qualche cosa magari con una legge di iniziativa popolare”dice una maestra…
…ma, per mobilitare le mamme, le mamme tassiste cuoche colf e lavoratrici e farle diventare anche mamme protestatarie, cos’è scattato? …<…le cose si cambiano insieme e quel che non ho fatto a diciott’anni lo devo fare adesso>
( dicono alcune mamme). Ma perché adesso?......."Perché stavolta la scuola non la cambiano,la vogliono tagliare! " …" non è più in gioco un’idea diversa di scuola, come con la Moratti, ma un’idea di meno scuola, e questo non piace neppure a chi vota Berlusconi "…" l’obiettivo non è far la guerra ad un governo, ma difendere un bene necessario ai nostri bambini " .







Di questo altro argomento inerente la riforma Gelmini pubblichiamo estratti di articoli diversi che compaiono sulla medesima pagina del quotidiano “la Repubblica”:

La REPUBBLICA, giovedì 16 ottobre 2008

Pag.17 SCUOLA E IMMIGRAZIONE

…Mentre è bufera sulla proposta della Lega di creare classi ponte per immigrati, malviste anche dalla Chiesa, la Commissione Europea boccia il governo sul “pacchetto sicurezza” e costringe il ministro dell’interno a fare una doppia retromarcia sull’espulsione dei comunitari e sul reato di clandestinità.
…Per Walter Veltroni, segretario del PD, “ passa pochissimo dalle classi differenziali ad affermare che una persona è superiore ad un’altra” .Per Guglielmo Epifani , segretario della CGIL, “è un atto di inciviltà verso tutti i bambini, immigrati o italiani”…Renata Polverini ,dell’UGL, invita a “sostenere i bambini, non a ghettizzarli”…Una bocciatura arriva anche dal patriarca di venezia, cardinale Angelo Scola: “ Non sono favorevole-ha detto-la strada più adeguata per affrontare quel processo di meticciato culturale è l’integrazione nelle classi, una vera ricchezza”.
…Non solo opposizioni, la società civile, le associazioni cattoliche ma anche a destra qualcuno storce il naso per la mozione della Lega sulle classi separate per i bambini immigrati…Alessandra Mussolini,presidente della commissione per l’infanzia,…insieme a Souad Sbai(deputata PdL di origine marocchina) ha chiesto un incontro urgente al ministro Gelmini per cercare di scongiurare l’applicazione di quello che definisce “un provvedimento razzista”.
…(dice la Mussolini ) : “ Al Nord il problema dell’integrazione scolastica degli stranieri esiste . E’ la risposta della Lega ad essere profondamente sbagliata: creare delle classi separate non favorisce l’integrazione ma, al contrario, alimenta le diversità. Senza contare che i bambini scolarizzati sono quelli che favoriscono l’integrazione anche dei genitori…Alla base dell’integrazione c’è lo scambio non la separazione. Casomai ci possono essere dei corsi aggiuntivi di italiano o di altre materie per aiutare i bambini a integrarsi meglio ma niente classi separate”.



NON DIMENTICHIAMO IL SINDACO LEGHISTA DI BRESCIA CON LA SUA PROPOSTA DELL’ASSEGNO BABY SOLO PER LA MAMMA ITALIANA MA NON PER QUELLA STRANIERA, LA RICHIESTA DEL FAMOSO PATENTINO A PUNTI PER GLI IMMIGRATI, I RIPETUTI EPISODI DI VIOLENZA SPESSO GRATUITA SULLE PERSONE DI ORIGINE STRANIERA( LA VIOLENZA DEI VIGILI DI PARMA,IL CINESE MASSACRATO DI BOTTE DA MINORENNI , ABDUL SPRANGATO A MORTE A MILANO PER UN PACCO DI BISCOTTI ,LA RAGAZZINA MAROCCHINA PICCHIATA DALLE SUE COMPAGNE DI CLASSE PER UN POSTO SULL’AUTOBUS).

L’EMERGENZA C’E’,TANTO CHE IL PRESIDENTE DELLA CAMERA GIANFRANCO FINI ANNUNCERA’ OGGI LA NASCITA DI UN “OSSERVATORIO SUL RAZZISMO PER MONITORARE LA SITUAZIONE DEL NOSTRO PAESE DOPO GLI EPISODI DI XENOFOBIA CHE HANNO SEGNATO TRISTEMENTE LA CRONACA DI QUESTI MESI.

CARI AMICI DEL BLOG PENSIAMO DI AVERVI OFFERTO DEGLI SPUNTI PER DISCUTERE INSIEME QUESTI DELICATI ARGOMENTI .


domenica 12 ottobre 2008











Ringrazio il primo cittadino Gualdoni di Vanzaghello di aver sollevato questo fenomeno costituito nell'imbrattare i muri. Anche noi abbiamo riscontrato nel nostro comune (magnago e Bienate) scritte volgari, provocatorie e anche qualche disegno artistico trovati nei pressi del monumento dei caduti ( davanti al cimitero di magnago che sarebbe anche un luogo sacro), nella piazza del mercato e non solo.

1) vi lascio le foto da commentare:




















































































2) Auguro che il primo cittadino di Magnago e Bienate faccia qualcosa!

mercoledì 8 ottobre 2008

CONTRO IL MAESTRO UNICO

La volontà del ministro Gelmini di reintrodurre il maestro unico nella scuola elementare è gravissima. Ormai
sono vent’anni che questa figura è stata superata definitivamente, estendendo a tutta la scuola l’esperienza
di collaborazione e condivisione di responsabilità tra docenti che era maturata nel Tempo pieno. La
pluralità docente ha permesso ai maestri e alle maestre di approfondire la conoscenza disciplinare e ha
rafforzato lo spirito di collaborazione, rendendo la scuola elementare una comunità di conoscenze.
Il governo invece vuole solamente un ritorno al passato che gli permetta di ottenere nuovi risparmi ai danni
della già tartassata scuola pubblica. Che senso ha infatti stravolgere la scuola elementare, che tra l’altro
viene valutata positivamente anche nei test internazionali, se non con l’obiettivo di mettere in crisi un
settore della scuola pubblica a vantaggio del mercato e delle scuole private?
Per queste ragioni noi, insegnanti, genitori, cittadini, ci dichiariamo fermamente contrari a questi progetti,
ci impegniamo a mettere in atto tutte le iniziative che potranno contrastarli e a sensibilizzare in tutti i modi
l’opinione pubblica.
Cosa significa in termini di didattica
la restaurazione del maestro unico nella scuola italiana
Non sarebbe più possibile la suddivisione delle materie disciplinari tra diversi docenti: il maestro o la
maestra unica dovrà insegnare tutte le materie per tutto il programma previsto nei 5 anni e dovrà
aggiornarsi su tutto.
Non sarebbe più possibile impostare il lavoro dei docenti in classe sulla collaborazione e sul confronto,
specialmente in riferimento ai bambini con difficoltà, alle scelte didattiche, agli stili di apprendimento. Ogni
insegnante tornerà ad essere solo di fronte alla classe, alla didattica, alla psicologia dei bambini e delle
bambine.
Non sarebbero più possibili le uscite didattiche nel territorio, musei, aule didattiche decentrate,
manifestazioni sportive… Per evidenti questioni di sicurezza il singolo insegnante non può uscire dalla
scuola con la classe da solo. Fino ad oggi questa didattica aperta al territorio era possibile per la presenza di
più insegnanti e delle compresenze.
Non sarebbe più possibile per i genitori rapportarsi ad un gruppo di insegnanti. Il riferimento diverrebbe
unico, senza appello, senza possibilità di confrontarsi a più voci.
Non sarebbe più possibile una didattica di recupero e di arricchimento dell’offerta formativa perché
sparirebbero le compresenze e quindi la possibilità di organizzare percorsi ad hoc per alunni in difficoltà o
attività di arricchimento che prevedano lavori a gruppi.
Cosa significa in termini di posti di lavoro
Un calcolo preciso è difficile farlo, sia perchè i dati che si hanno non sono nuovissimi, sia perchè sono
parziali. Calcolando che le classi elementari statali in Italia nell'anno scolastico 2006/2007 erano 138.524 e
che circa 1/5 erano a Tempo Pieno, lasciando un insegnante per classe, nelle classi a Tempo Pieno il taglio
sarebbe di 27.704 insegnanti; nelle classi a modulo ne verrebbero tagliati 55.410
In totale il taglio di insegnanti di scuola elementare per la restaurazione a regime del maestro unico
sarebbe di 83.114 maestre e maestri.
… e il Tempo Pieno?
È evidente che la restaurazione del maestro unico annulla di fatto il Tempo Piano. D’altronde l’esperienza
del Tempo Pieno è stata il canale di pratiche e sperimentazioni attraverso cui la pluralità decente si è
affermata per tutta la scuola italiana.
NO al maestro unico

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