Aumentano la cassa straordinaria (+ 239%) e quella in deroga (+ 417%) e diminuisce quella ordinaria (- 11,56%): è questa la sintesi dell'andamento del ricorso alla cassa integrazione nel periodo gennaio - luglio 2010 raffrontato allo stesso periodo del 2009 secondo l'elaborazione dei dati di Cgil Lombardia. I settori dell’artigianato e del commercio sono quelli più colpiti. Il primo cresce del 569,95% e il secondo vede un incremento della cassa del 609,62%. La dinamica di minor crescita della cassa per il settore industria (44%) è principalmente imputabile al già alto tasso di cassa pregressa che questo settore ha dovuto subire a cavallo tra il 2009 e il 2010.
I settori più colpiti dalla cassa integrazione, cioè quelli che si trovano sopra la linea della media regionale (69%) sono: servizi (543,84%), commercio (505,42%), agricoltura (274,26%), installazione impianti per edilizia (216,05%), attività economiche connesse con abbigliamento (148,85%), legno (136,99%), carta e stampa (117,57%), altro (117,97%), varie (91,19%), lavorazioni metalli non metalliferi (90,34%).
VARESE: BASSA IN PERCENTUALI ASSOLUTE, PRIMA PER NUMERO EQUIVALENTE DI LAVORATORI
A livello provinciale si confermano le tendenze storiche. Sopra la linea di demarcazione della crescita della cassa integrazione della Lombardia (69%) troviamo: Bergamo (144,26%), Milano (133,55%), Lodi (98,64%), Cremona (84,81%). Al di sotto della linea regionale troviamo: Brescia (62,00%), Como (61,50%), Varese (34,02%), Sondrio (30,24%), Mantova (26,09%), Lecco (25,62%) e Pavia (-10,21%).
Se consideriamo il numero equivalente delle ore di cassa integrazione per occupato, cioè del numero equivalente di persone senza lavoro, troviamo però Varese al primo posto, all’11,13%, Brescia al 9,39%, Como al 9,36%, Lecco all’8,65%, Bergamo al 6,80%, Cremona al 6,19%, Pavia al 4,23%, Mantova al 3,82%, Milano al 3,76%, Lodi al 3,43%, Sondrio all’1,66%. La media regionale si colloca al 6,05%.
IL COMMENTO DEL SEGRETARIO GENERALE CGIL
«Siamo ancora in una situazione difficile - commenta Nino Baseotto, Segretario generale della CGIL Lombardia - e questo parziale rallentamento del ricorso alla cassa non deve indurre facili ottimismi. Infatti, questo incremento si aggiunge alla vera e propria valanga di ore utilizzate in precedenza; non bisogna poi dimenticare che nei mesi estivi incide il ricorso all'utilizzo delle ferie. Guai ad abbassare la guardia: la crisi non è finita e questo è il tempo di attuare rigorose politiche di rilancio dello sviluppo. Nei prossimi giorni occorrerà riprendere il lavoro del Tavolo regionale: penso che sia venuto il momento delle proposte. Il Sindacato è pronto a fare la propria parte ma mi attendo più coraggio e più propositività anche dalle nostre controparti».
27/08/2010
milano Cgil lavoro
pubblicato da KHAY.A
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