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Questo blog nasce allo scopo di fornire informazioni riguardanti il PD di Bienate-Magnago e di "aprirci" verso la comunità Magnaghese per poter raccogliere pareri, critiche,impressioni che siano di stimolo continuo al dibattito politico ed al confronto, non solo a livello locale ma anche su tematiche nazionali.

venerdì 18 marzo 2011

Asilo nido Bachelet";SCONTRO FRA COMUNE ED EDUCATRICI "

Battaglia aperta tra il Comune e le quattro educatrici dell'asilo nido Bachelet, sono scesi in campo anche i sindacati per tutelare le quattro lavoratrici .
Ma l'amministrazione insiste: «Saranno salvaguardati diritti e stipendio» .
l'asilo nido è una istituzione di carattere assistenziale ed educativo derivante da esigenze della società moderna,Le finalità dell'asilo nido sono sostanzialmente tre:
educative, affiancando i genitori nella crescita dei loro figli, attraverso anche un Progetto Educativo stilato dagli operatori che comprende attività che cercano di soddisfare i bisogni dei bambini nel rispetto dei loro tempi di crescita;
sociali, offrendo ai bambini un luogo di socializzazione e di relazione con gli altri bambini;
culturali, in quanto offrono un modello culturale che non opera discriminazione nell'erogazione del servizio, e sono inoltre luoghi di promozione della cultura dei diritti dell'infanzia.
 Se tutte le volte che  un'amministrazione non riesce a gestire un servizio lo privatizza quali prospettive avremo nel futuro???!!!
"NOI CON VOI" KHAY ABDELKEBIR

7 commenti:

Anonimo ha detto...

nessuno vuole chiudere gli asili !
Per favore non diciamo cosa sbagliate.... facciamo informazione corretta. FABIO

andrea ha detto...

Qui a Magnago non si sta parlando di chiudere l'asilo nido, per carità. L'Amministrazione, a causa degli alti costi di gestione, sta pensando di esternalizzare il servizio. Il nostro asilo nido, come riportato bene da miriam nell'articolo, che compare sul blog, ha problemi di rette alte, orario di apertura poco comodi per la mamma che lavora, tutte le strutture della zona chiudono 18.30, il nostro 16.30, ma fino allo scorso 20 dicembre addirittura alle 16(orario di chiusura), e cosa dire del numero iscritti 23 su 36 posti disponibili, perchè parte da 9 mesi, 8 per l'inserimento, gli altri dai 6 se non dai tre.
La vera questione dell'asilo nido è la qualità del servizio, che il comune non riesce a garantire, l'unico tentativo è l'esternalizzazione del servizio.
andrea

Anonimo ha detto...

L' asilo nido è un servizio che deve essere fornito alla cittadinanza ed è sempre stato tutelato, in termini di welfare come un servizio essenziale.
Questo servizio deve rimanere di gestione comunale e non esternalizzato e i costi aggiuntivi devono essere assorbiti dalla fiscalità generale.
Chi di voi è d' accordo con l' esternalizzazione anzichè fare parte dell' opposizione può "passare dall' altra parte o fare qualcos' altro anzichè fare politica".
Un cittadino incazzato!

fabio ha detto...

Caro anonimo,visto che non ti firmi e non tieni il coraggio di esporti come facciamo noi, ti invito ad usare l'educazione e poi anche ad informarti sull'argomento.
Altrimenti come tu dici a noi, di
cambiare oppure di fare qualcos'
altro,io lo dico a te. La politica non fa per tè !!!

KHAY ABDELKEBIR ha detto...

Buonasera, visto il dibattito dopo una profonda riflessione voglio esprimere la mia opinione in proposito:questo blog è nato per dare la possibilità a tutti di esprimere la loro opinione a prescindere dal loro colore ideologico.Caro Fabio il signore che ha lasciato il commento da anonimo deve comunque essere rispettato nel suo giudizio e nella sua rabbia.Io personalmente condivido con lui alcuni punti in quanto privatizzare un servizio comunale perchè come amministrazione non ce la faccio più per me è l'equivalente della chiusura.IO pongo allora una domanda a tutti alla quale bisogna rispondere:se il "privato" riesce a contenere la spesa dov'è il trucco?Loro sono più bravi?Facile dire bla bla bla...Se la gente non ha ancora capito cosa significa welfare sociale allora tra poco privatizzerà la sanità perchè costa troppo e chi non ha un posto di lavoro o un'assicurazione sanitaria verrà lasciato morire nel corridoio.
KHAY ABDELKEBIR
KHAY ABDERLKEBIR

G. Colombo ha detto...

Penso che una questione così delicata non debba essere vista in bianco o nero, pensando che chi parli a favore dell'esternalizzazione debba per forza battere bandiera PDL. Io voto PD e penso che dobbiamo guardare al problema senza pregiudizi, perchè continuare come oggi al grido di "pubblico è bello" significa convivere con le inefficienze che Andrea ha descritto e lasciare proliferare microasili senza valenza didattica. Vogliamo mantenere l'asilo pubblico? benissimo,sono il primo a essere d'accordo, ma dobbiamo rispondere ai problemi di orario, di alte rette e di pochi iscritti. La sfida al privato va mossa sui contenuti, non sugli slogan, quelli lasciamoli al PDL per favore...

Una riflessione vorrei muoverla comunque riguardo la tempistica dell'intervento del comune. Penso non sia appropriato discutere di un tema simile alle porte della campagna elettorale, soprattutto in relazione ai possibili utilizzi del risparmio a bilancio dato dall'esternalizzazione. Se la giunta è davvero animata dalla sola volontà di migliorare il servizio il prima possibile, allora dovrebbe concordare con l'opposizione le opere da finanziare con questi fondi. Penso che il PD di Magnago si sia dimostrato sempre responsabile, con proposte concrete condivise anche dalla maggioranza (si pensi solo a "Magnago contro la crisi")

Gabriele

andrea ha detto...

Volevo rispondere all'anonimo, dicendogli che è proprio vero che il nostro asilo nido è un servizio essenziale, visti gli orari di apertura, l'età di ingresso, il costo delle rette, etc. E' proprio un servizio ai minimi termini! Fornire un servizio significa rispondere alle esigenze di quella collettività, infatti gli abitanti di Magnago, ormai oltre i 9.000 abitanti, hanno risposto picche a questo tipo di servizio, sui 36 posti, creati nel 1979, con un numero di abitanti nettamente inferiore a quelli di oggi, rimangono ancora 13 posti disponibili. Non dovremmo avere lista d'attesa, essendo anche aumentate di molto le mamme che lavorano rispetto a più di 30 anni fa? Conosco almeno 4 casi di non iscrizione a magnago per fasce orarie troppo limitate, età inserimento troppo alta, costo rette. Ma il nostro cittadino incazzato sa che la mamma se sta a casa con l'astensione facoltativa, prende il 30% dello stipendio. Non tutti possono permettersi di rimanere a casa fino a che il bambino ha 3 anni, oppure il nostro incazzato vuole fare lui assistenza a questi bambini?
Chieda lui al comune, io c'ho già provato, se il comune è in grado di garantire queste cose, allora ne possiamo riparlare.Poi perchè tutti, se può esserci un'alternativa, devono farsi carico di un costo oneroso?Se fossimo amministrati dal cittadino incazzato, saremmo incazzati noi perchè avremmo un comune a livello di napoli, catania, etc. altro che comune virtuoso. I soldi pubblici vanno amministrati con estremo rigore, ricordatelo


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