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venerdì 1 ottobre 2010

Non solo Adro:" in Lombardia i simboli della Lega sono ovunquepubblicato "






Non solo Adro: in Lombardia i simboli della Lega sono ovunquepubblicato il 27 settembre 2010 alle 10:30 dallo stesso autore - torna alla home Sporcano, imbrattano, abusano di spazi pubblici. Fedeli al loro motto – “Padroni a casa nostra” – i supporter del Carroccio deturpano il loro territorio. A danno degli altri. Il caso Varese
La Lega Nord è nata a Varese, e in questa provincia della Lombardia occidentale di circa 900 mila abitanti il movimento di Bossi è egemonico da ormai 20 anni. Le istituzioni sono controllate dai leghisti, che però presidiano il territorio non solo coi tanto declamati, e spesso fantomatici, gazebo, ma anche coprendo con le loro icone gli sguardi dei laboriosi varesotti.
ROTONDA DELLA VERGOGNA MONDIALE – Il più clamoroso esempio dell’egemonia iconografica della Lega Nord si trova alla rotonda di Buguggiate, cittadina di 4 mila abitanti confinante con Varese e amministrata da più di una decade da uomini del movimento di Bossi. Nell’area verde del rondò si trova una copia dell’aereo dell’Aermacchi, industria storica del settore aerospaziale che da un secolo caratterizza l’attività industriale di Varese. Accanto si trovano 9 ciclisti di cartone, dipinti con le facce dei leader leghisti, installati nel 2008 e criticati perfino dal New York Times come esempio di cattivo gusto. Un’opera artistica commissionata dal Comune di Buguggiate, il cui sindaco Alessandro Vedani è personaggio influente della Lega varesina, per celebrare i Mondiali di ciclismo del 2008, ritornati a Varese dopo più di 50 anni. Alla sua apparizione l’opera aveva suscitato molte polemiche, per l’ utilizzo di spazio pubblico per fini molto prossimi alla propaganda elettorale. In testa il plotone si vede Umberto Bossi, in maglia iridata da campione del mondo, che alza le braccia come se avesse vinto una tappa. Inseguono Giuseppe Leoni, primo consigliere comunale della Lega a Varese ed esecutore materiale dell’opera, e Roberto Maroni in maglia gialla, anche se l’attuale ministro dell’Interno il Tour de France non lo ha mai corso. Chiudono il gruppo di ciclisti altri esponenti del movimento, come il presidente della commissione Bilancio Giorgetti o il presidente della Provincia di Varese Galli.
STRADE PADANE – Accanto alla roccaforte leghista di Buguggiate si trova Gazzada, da poco amministrata da un sindaco leghista, Cristina Bertuletti. Appena la nuova giunta si è insediata, le strade hanno assunto un nuovo colore. Il verde padano. Le strisce pedonali bianche sono state disegnate su un inconfondibile sfondo verde, al posto dell’abituale rosso che fa troppo segnaletica stradale. A Gavirate i muri della provinciale che porta verso la Svizzera sono da ormai 15 anni uno spazio per la propaganda leghista. Enormi scritte inneggianti al movimento di Bossi – l’ormai antica Lega Lombarda,l’evergreen Lega Nord Libertà e la più recente Padania Libera – sono ormai parte dello scenario urbano da molti anni. L’amministrazione cittadina, dove la Lega è coinvolta da molti anni, non si è mai posta il problema di ripulire il muro. La lotta ai graffiti, un must della destra lombarda, non è molto sentita a Gavirate, evidentemente. Così come nella vicina Daverio nessuno si è posto il problema di togliere dalla bacheca comunale un manifesto leghista che augura Buone Feste da ormai più di un anno. Il Babbo Natale padano porta il sacco del federalismo, e lascia sotto l’albero i doni della tangenziale di Varese e di maggiori quote latte.

PONTE LEGHISTA – A Castronno si ritrova in una struttura pubblica, il ponticello vicino alla stazione cittadina, la rosa della alpi incastonata nella ormai famosa scuola di Adro. Il simbolo è stato incastonato nel ponticello dopo che la giunta, ovviamente leghista, ha dovuto rifarlo dopo i danneggiamenti procurati da un camion troppo alto per passarci sotto. Il sindaco padano, Luciano Grandi, ha ovviamente minimizzato. “il Sole delle Alpi? non è mica il simbolo della Lega. Abbiamo semplicemente colto l’occasione per abbellire il ponte, così abbiamo messo due simboli “ben auguranti”. Sono fiori delle alpi, non c’entrano con la Lega, ma se il problema sono i soldi pubblici non abbiamo nessun problema a pagare la targa, le competenze economiche fra assicurazione e comune sono ancora da stabilire, nel caso si tratta di una cifra di 200 euro, “noi” siamo disposti a pagarla personalmente”. Mentre il Comune pone il simbolo della Alpi, i bambini della scuola di Castronno hanno disegnato sul muro dell’edificio un disegno con scritto “La scuola è di tutti”. Una tintura padana all’innocenza dei fanciulli non si è ancora vista, per fortuna.
http://www.giornalettismo.com/archives/84260/varese-citta-sfregiata-lega/
pubblicato da khay.a

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